giovedì 21 aprile 2011

Resoconto della Serata Functional Movement System

Si è svolta lo scorso 4 aprile presso la facoltà di Scienze Motorie di Bologna una serata informativa sul metodo di valutazione funzionale americano FUNCTIONAL MOVEMENT SYSTEM in collaborazione tra AIPAC e APIV.
Alla presenza di circa una trentina tra associati e studenti, il professor EITAN GELBER Docente presso la Stanford Univerity e Preparatore Atletico squadre di rugby e volley ci ha illustrato le metodologie e le ricerche che la sua Università sta portando avanti nell'ambito della valutazione globale dello sportivo.
Dopo una prima introduzione sul movimento in generale e sul significato di "funzionale", il prof. statunitense ci ha spiegato l'importanza di avere una buona capacità di movimento generale per l'ottenimento della prestazione motoria e successivamente di quella sportiva. 
In sintesi più è ampia la base dei movimenti che ogni soggetto è in grado di compiere correttamente maggiori saranno le abilità motorie e successivamente quelle sportive specifiche. 
Spesso però ritroviamo atleti molto bravi nel loro ambito specifico ma deficitari di altre abilità oppure sportivi che sanno fare molte cose ma con scarsi risultati. Quindi l'importanza di un elevato baglio di movimenti corretti è indispensabile per ampliare le proprie capacità motorie e abilità sportive, nonché per mantenere un buon stato di salute riducendo il rischio di infortuni.
L'analisi proposta dal team dell'università americana consiste nel fare effettuare all'atleta un totale di 7 esercitazioni, di ogni prova si valuta la correttezza del movimento e alla fine i risultati totali delle prove forniscano un quadro globale dello stato motorio del soggetto.
Le prove proposte in ordine preciso sono:

  1. OVERHEAD SQUAT
  2. HURDLE STEP
  3. IN LINE LUNGE
  4. SHOULDER MOBILITY
  5. ACTIVE STRAIGHT LEG RAISE
  6. TRUNK STABILITY
  7. ROTATIONAL STABILITY
Per ogni valutazione vengono eseguiti 3 tentativi e si tiene il migliore, al quale va assegnato un punteggio a 0 a 3

  • 0 = presenza di dolore
  • 1 = movimento non completo
  • 2 = movimento completo ma con imperfezioni
  • 3 = movimento completo e corretto
La somma finale del punteggio ci indica lo stato del nostro atleta. Da una loro statistica basata su test effettuati su un gruppo di praticanti football americano hanno dedotto che un valore inferiore a 14 è indice di rischio di infortunio. Ottenuto il punteggio determinano un programma di recupero per ogni giocatore basato anche in questo caso sulla partecipazione globale del corpo all'esercizio e non al singolo recupero della funzionalità di un settore.


E' stato più volte ribadito nel corso della serata che spesso il problema fisico non è localizzato nel settore dove effettivamente si rileva il dolore; ed è dovuto proprio a questa prospettiva il fatto che sia la totalità delle prove a dare il responso sullo stato di salute dell'atleta e non una singola prova anche se apparentemente più specifica per la disciplina sportiva. Concetto che 
ritroviamo spesso quando si parla di allenamento funzionale, core stability, pilates...


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Non appena avremo il via libera potremo pubblicare i video dei test effettuati durante la serata a titolo di esempio di ogni singola valutazione.

2 commenti:

Prof. Luigi Romano ha detto...
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Paulo C. Broetto Jr. ha detto...
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