venerdì 29 ottobre 2010

Preparatori a Confronto: Preparazione Pre-Campionato (4)

Lo scopo della rubrica è quello di presentare il lavoro di alcuni colleghi per mostrare quali metodologie si possono utilizzare per impostare la propria programmazione partendo da diverse situazioni (materiale umano, richieste della società, categoria, attrezzature...). 
Senza la pretesa di dare soluzioni perfette ci raccontiamo per aprire il confronto nell'interesse di tutti.


Presentiamo oggi il lavoro proposto durante il periodo preparatorio da:

Bruno Baldassarri
Laurea in Scienze Motorie
Preparatore Atletico Casola Valsenio
2° Categoria


LA SQUADRA
Età media bassa ( molti giocatori hanno circa 20 anni) con alcuni innesti più “anziani” arrivati quest’anno. Ho trovato un ambiente affiatato e disponibile al lavoro, aiutato dal fatto che i giocatori si conoscessero già da parecchi anni in quanto molti di loro hanno condiviso anche il settore giovanile. Sicuramente si nota la carenza di esperienza e malizia soprattutto contro squadre che fanno dell’agonismo la loro caratteristica.
Le richieste della società sono sempre state coerenti con le nostre possibilità, ossia un campionato giocando con qualità e arrivando possibilmente nelle prime cinque posizioni.

LE VALUTAZIONI INIZIALI
Il protocollo di test effettuati è stato dettato sia da questioni pratiche in relazione alla categoria, sia da una mia idea personale: ritengo infatti che a questi livelli un test debba essere di breve durata, minima spesa, e, soprattutto per quanto riguarda la resistenza, avere una valenza allenante per ottimizzare il tempo destinato all’allenamento.
I primi 3 giorni ho effettuato i test di soglia anaerobica, resistenza alla velocità e forza esplosiva.
T. di Soglia: per questioni di tempo e praticità ho utilizzato il protocollo del B.A.S. TEST :
Vsoglia [T°m/s] = 1000 / (T” 3000m – T” 2000m )
Il test di Res. alla Veocità. È stato validato da MilanLab e si esegue percorrendo 8 volte un tratto di 40 metri con cambio di senso di 180° ogni volta (8 x 40m). Per quanto riguarda la forza esplosiva ho utilizzato la pedana di Bosco per i test SJ; CMJ ed il lungo da fermo.

CONSIDERAZIONI INIZIALI
 Come considerazione iniziale ho studiato un programma di lavoro adatto ad una squadra che gioca da anni con il modulo 4-3-3, ricercando un lungo possesso palla con lo sbocco offensivo su 3 attaccanti brevilinei. Inoltre ho svolto questi primi mesi cercando di contrastare la flessione di rendimento riscontrata l’ anno precedente: dopo un ottimo inizio di campionato, in corrispondenza della stagione autunnale e dei campi “pesanti”, si sono verificate una serie di brutte prestazioni per un lungo periodo di tempo. Questo calo fu anche dovuto ad una maggiore difficoltà nello sviluppo di un gioco “palla a terra” su terreni fangosi rispetto a campi più omogenei; ma da parte mia ho cercato di contrastare questa flessione insistendo con lavori di forza esplosiva e resistenza alla forza in tutto l’ ultimo mese. Con esercitazioni di forza funzionale rese più intense dai sovraccarichi o dai bassi tempi di recupero spero di contrastare la fatica derivante da una partita giocata su terreni più impegnativi dal punto di vista muscolare. In questo modo cerco così di prevenire quello che successe l’anno precedente: dopo un ottimo inizio molti giocatori avvertivano carenze, sotto questi punti di vista, nel periodo finale del girone di andata
Come ultima considerazione ho tenuto presente i tempi dettati dal calendario: data la pausa di quasi due mesi (Gennaio-Febbraio) non insisto con il lavoro aerobico. Ritengo che, dopo un carico adeguato svolto in preparazione, si possa tranquillamente arrivare alla sosta senza cali di questa capacità; ovviamente cerco di inserire un minimo lavoro di richiamo almeno a settimane alterne.

PROGRAMMAZIONE
Il periodo preparatorio è stato di tre settimane con allenamenti tutte le sere, calando progressivamente arrivando a due sedute settimanali. Ho pensato fosse meglio scegliere come giorni di allenamento il mercoledì ed il venerdì, in quanto preferisco riposare un giorno in più piuttosto che avere due giorni di stacco completo tra l’ ultimo allenamento e la partita.
Dopo aver discusso con il mister, il quale si affidava ad un periodo preparatorio a “blocchi” (prima sett. lavoro aerobico di resistenza, seconda lavori di forza a “secco” e la terza sviluppo della velocità); ho spiegato la mia preferenza per un lavoro complementare, in cui le 3 capacità condizionali venivano sviluppate all’ interno dello stesso microciclo.
Oltre a qualche giornata in cui ho utilizzato metodi quali ripetute e piramidi, il lavoro aerobico è sempre stato sviluppato con partitelle a possesso ad alta intensità. Variando il numero dei giocatori in possesso (“attaccanti”), dei “difensori”, delle sponde e dei vincoli tecnici (numero tocchi), modifico il rapporto di lavoro “attivo” rispetto al tempo di recupero. Recupero svolto comunque in maniera attiva. Utilizzo lo stesso principio allenante di un Fartlek, inserendo però stimoli tattici (smarcamento) e tecnici (ricezione orientata, passaggio).
Per lo sviluppo della forza ho optato nel primo periodo per una metodologia classica. Le sedute di forza erano sempre circuiti muscolari composti da esercizi con sovraccarico per lo sviluppo dei principali gruppi muscolari, del tronco e degli arti inferiori, e terminando le serie con una fase di isometria ed andature stimolanti il distretto muscolare appena affaticato.
In molte occasioni ho diviso la squadra in gruppi di lavoro differenti: sia in base alle caratteristiche fisiche dei giocatori, sia in base alle richieste specifiche di ogni ruolo.
Ultimamente sto lavorando sulla forza con esercitazioni pliometriche a corpo libero, e sedute di forza funzionale. Lavorando sui cambi direzione o su esercizi situazionali ricerco la massima intensità per periodi non superiori a 30”. Questo tipo di lavoro è simile alla “situazione partita” sia come tempi d’ attivazione sia come stimoli proposti. Le esercitazioni ricercano una rapida attivazione della forza massima, cercando si sviluppare la componente di resistenza alla forza.
La rapidità la tratto , solitamente, nell’ultimo allenamento settimanale tramite le classiche navette, esercizi coordinativi alla speed-ladder o lavorando sulla qualità e la rapidità degli appoggi negli ostacoli OVER (10cm).

MATERIALE A DISPOSIZIONE
 Speed-ladder, Giubbotti zavorrati, Palle mediche, Traini.

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