venerdì 22 ottobre 2010

Quale allenamento per la potenza aerobica?

Giro a tutti una domanda arrivata via mail in questi giorni e la risposta di Rocco di Michele preparatore atletico professionista e Dottore di Ricerca in discipline delle attività motorie e sportive.


Salve, sono uno studente in scienze motorie prossimo alla laurea e sono vari anni che lavoro presso una società di calcio come preparatore atletico .... volevo chiederle dei consigli per quanto riguarda allenamenti sulla potenza aerobica... seguo quest'anno gli allievi regionali

di solito io lavoro con gli intermittenti e fin qui tutto bene, fin quando per motivi di ristrutturazione della struttura "stadio" siamo costretti ad allenarci tutta la settimana su un campetto di calcetto 50mt X 40mt....... 
io ho pensato di lavorare con dei possessi palla 5c5 sempre con l'intermittente o cmq fare dei lavori a secco differenti...... cosa mi consiglia???? e poi mi può dare delle indicazioni su come eseguire degli esercizi ?? es. se faccio dei lavori di possesso palla, quante serie fare???  fino a quanti giocatori possono esercitarsi affinchè ci sia un incremento della potenza aerobica????

ultima domanda: come poter allenare sempre questa capacità a secco su un campetto di calcetto????? grazie per la risposta

Cordiali Saluti

Antonio

Le partitine sono senz’altro un'ottima soluzione che può essere proposta con svariate combinazioni relative all'ampiezza del campo, al numero di giocatori ed alle regole. Tuttavia, anche per allenare la potenza aerobica a secco non è necessario disporre dell’intero campo. Possono infatti essere organizzati allenamenti di tipo intermittente con tratti di corsa brevi (8-10 secondi, quindi meno di 50m) ma intensi (a velocità anche del 15-20% superiore rispetto alla VAM). Inoltre si possono inserire cambi di direzione simili a quelli più frequentemente utilizzati nell’allenamento di resistenza alla velocità. I cambi possono essere ad esempio di 60° (come nel percorrere un esagono di 20 metri di lato, quindi di 120 metri in tutto) o addirittura di 180° (cioè avanti e indietro su un percorso di 20 o 30 m), ottenendo un effetto che ricorda una sorta di test a navetta. La presenza di decelerazioni e accelerazioni può essere vista come positiva perché è affine con l’impegno muscolare in partita. E’ però necessario considerare che a parità di velocità l’impegno è maggiore quando sono inseriti cambi di direzione, e quindi tutte le velocità di lavoro (calcolate in base alla VAM) vanno adeguatamente riviste.
Rocco di Michele 

1 commento:

Sergio Ruosi ha detto...
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