venerdì 8 luglio 2011

Un'esperienza per tutti (6) "Propriocettiva e Rigenerazione"

come ultimo post presentiamo il lavoro che Bruno propone in collaborazione con lo staff medico al lunedì sera dopo aver giocato al sabato pomeriggio e probabilmente dopo il lungo volo per la trasferta.


Soprattutto dopo una partita sulla penisola i giocatori arrivano in condizioni non ideale per sostenere una seduta caratterizzata dallo sviluppo di una qualsiasi capacità condizionale. Per questo si è preferito far eseguire l'allenamento al fisioterapeuta di lunedi. Questa seduta si compone di una prima fase di riscaldamento con partite a tema o giochi di psicocinetica; una parte centrale composta da un circuito di esercizi di propriocettività ed un ultima di andature per stabilizzare i vari appoggi in situazioni di disequilibrio e caduta.
Il riassunto riportato è il lavoro svolto insieme al fisioterapista Jorge Nelson Quesada Monteagudo.
Riscaldamento: 3 giri, partitelle mani o colori, possesso palla e cambio possessori al battito di mani
In corsa leggera: _ Salto, ruoto 90° e atterro su un piede, _Doppio impulso laterale e 2m sprint, _ Salto e scendo una linea su un piede, _Corse e camminate all’ indietro, _Camminate Tacco-punta- talloni- rullata- esterno piede- interno piede : Avanti e Indietro
Disequilibrio Statico su una gamba: FLEXO-EXT / ADD-ABD ( intensità se abbasso il baricentro)
Disequilibrio statico su una gamba: con movimento braccia, con occhi chiusi, con movimento e rotazione del pallone con leggere spinte a coppie, mantenimento schiena-schiena; con la palla dietro la schiena e restano appoggiati al muro eseguire squat monopodalici e non in controllo totale del corpo
Disequilibrio dinamico con mantenimento per alcuni secondi della posizione semiaccosciata monopodalica, dopo vari sprint di 6, 9, 12 m e atterraggio su una panca (6 rip. X distanza)
Disequilibrio dinamico sul minitrump: -corsa normale, -corsa laterale di att-dif, -corsa incrociata, -rotazioni
Atterraggio su una gamba e mantenere posizione circa 3” e riprendere
ABBASSARE CENTRO DI GRAVITA’ PER STABILIZZARE CAVIGLIA E GINOCCHIO
Circuito di propriocettività: si lavora in coppia per 30 “ a testa poi si cambia stazione
I : Camminata con incrocio dei piedi, 
II : rimanere in equilibrio su un mattone ed
quando arrivo ai coni mi abbasso eseguire vari passaggi, o scendere e recupero
e li tocco col braccio opposto il pallone
III : Salti nei riquadri e scendere a toccare il suolo
IV : Controllo delle cadute sul minitrump, o passaggi 
V : Seduti su Swissb. scivolare lat. + pass. mani
VI : Equilibrio su Skimmy con un piede e passaggi, colpo di testa, o passaggi a mano
VII : Appoggiare un piano inclinato ad un muro, ed eseguire degli appoggi laterali. Arrivando da uno sprint. Mantenere più possibile.
VIII : Appoggiare un piano inclinato ad un muro, ed eseguire degli appoggi frontali. Arrivando da uno sprint. Mantenere più possibile. 
IX : Tavoletta propriocettiva, passaggi di mano al compagno
X : Da posizione seduta o sdraiata rotazioni degli arti inf. : mobilitò articolare cercando sempre la massima ampiezza e quando batto le mani cambio (caviglia, ginocchio, anca, busto)
XI : 2 salti su ostacolo, rotazione di 90°, (salto su panca e caduta ), atterraggio sul minitrump monopodalico
XII : Mantengo equilibrio su una tavoletta con spostamento palla medica
XIII : In appoggio monopodalico su un mattone calcio, poi appoggio con entrambi
XIV : Far rotolare il pallone da una parte all’ altra (Laterale e frontale)

Ho deciso di pubblicare una serie di post relativi all'esperienza lavorativa di Bruno Baldassarri, studente di scienze Motorie che sta facendo un tirocinio formativo all'estero come allenatore fisico di una squadra di calcio a 5 Spagnola. Il motivo è semplice! Bruno è alla prima vera esperienza lavorativa in ambito di preparazione fisica e credo che il suo percorso si utile in quanto racchiude entusiasmo ed intraprendenza, ottime intuizioni ma probabilmente anche alcuni errori. Seguire l'evoluzione dei pensieri del collega e vedere come si sono trasformati in programmazione ed esercitazioni offrirà sicuramente a tutti noi, dal preparatore affermato allo studente al primo anno, spunti per approfondimenti o critiche costruttive relative alla figura dell'allenatore fisico. 
Sergio Ruosi, segretario AIPAC Emilia Romagna

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