In questo post voglio riprendere l'editoriale che Stefano Pasotti ha scritto sul suo sito (http://www.stefanopasotti.it/) in quanto racchiude tutte le sensazioni suscitate anche in me da questa fantastica iniziativa. Stefano è stato uno dei primi relatori della giornata e ci ha illustrato il suo percorso professionale dimostrandoci che con il duro lavoro e la passione si possono raggiungere grandi obiettivi. Mi associo a lui nel fare i Complimenti a tutti gli organizzatori dell'evento ed in particolare a Francesco Martino (che è anche collaboratore dell'AIPAC nazionale).
Il 17 Settembre 2011 si è svolto il 1° SM Day e vi voglio raccontare come ho vissuto questa bella giornata.
Ci ha ospitati, grazie al perfetto impianto organizzativo di Sportbrain, il museo del Calcio di Coverciano.
Senza fare la cronaca della giornata, vorrei far uscire da queste righe un messaggio di fiducia ed ottimismo.
Il Laureato in SM è una figura molto giovane, ma pare già vecchia per quante polemiche si trascina con sè.
Sono centinaia le pagine sul web dove impazzano discussioni e polemiche sulla nostra figura professionale, alimentate da una non-decisione del sistema politico.
Non mi trascino di certo in questo arido terreno di discussione ma voglio affermare con soddisfazione che tutte queste polemiche e critiche non solo sono vecchie e obsolete, ma ormai praticamente defunte!
Sabato abbiamo dimostrato che andare oltre è possibile grazie ad un convegno organizzato da laureati in SM, dove abbiamo avuto la splendida prova che la nostra professione non solo esiste, ma è clamorosamente inserita nel mondo reale.
Le relazioni, tenute a pochi passi dalla coppa del mondo di calcio, hanno spaziato dallo sport di vertice, all’impegno sociale, al fitness di qualità, all’educazione alimentare, a tutti gli ambiti dove la postura interagisce con gli aspetti motori.
Ci siamo tutti emozionati nel vedere come alcuni colleghi, lavorando con l’handicap, trasformano letteralmente la vita delle persone e ci siamo entusiasmati nel vedere come alcuni di noi abbiano fatto carriera accademica all’estero.
E’ stato per me incoraggiante ricevere tanti applausi dopo aver relazionato su cosa sia la professionalità del personal trainer e come svilupparla.
È bastato uscire dalle istituzioni, per respirare ossigeno, è ovvio che non si deve generalizzare , parecchie delle nostre università sono ricche di splendidi docenti motivati e preparati, ma non sempre e non dappertutto.
Vedete cercare ossigeno è naturale e fisiologico, direi indispensabile alla vita, in questa caso la vita della nostra professione.
Oggi abbiamo riempito i polmoni di ottimo ossigeno.
Gratificante è stato ascoltare alcuni docenti dare valore alle nostre competenze, calandosi con disinvoltura nei nostri panni con attenzione e curiosità.
Gli interventi, anche se brevi e numerosi, sono stati di altissimo valore, sia nei contenuti sia nelle idee, alcune splendide, come splendida è stata l’atmosfera.
Sentirsi partecipi di un movimento, sentirsi gratificati dai contenuti illuminanti esposti da colleghi mi ha regalato la sensazione che tutti i presenti potessero dire: allora posso farlo anche io!
Mi ha reso orgoglioso essere presente alla posa di questo granello di sabbia, destinato di certo a non restare isolato.
Un grazie alla Dott. ssa Lucia Bacciottini per l’incoraggiamento ad osare, studiando ed approfondendo anche gli aspetti di confine con la nostra specificità.
La dottoressa, docente internazionale in nutrizione, ha esortato la platea di laureati e studenti in scienze motorie a conoscere al meglio la materia dell’alimentazione. La cultura ancora una volta è il miglior mezzo per collaborare con professionisti diversi e il cibo resta una via maestra per incidere sulla salute delle persone, ruolo che ci vede assolutamente coinvolti ed addirittura in prima linea quando si parla seriamente di prevenzione.
Questo evento è uno stimolo incredibile a proseguire il mio lavoro al meglio. Il confronto è essenziale per crescere, le conferme ed i complimenti gratificano e danno gioia, ma resta determinante percepire che quello che facciamo ha una componente sociale che non deve essere trascurata.
Come non deve essere trascurata la necessità di collaborare e non di concorrere tra noi. Questo è uno dei miei obbiettivi. Costruire progetti insieme è la strada maestra per emergere in modo autorevole insieme a tutti i professionisti che si occupano di prevenzione e salute come noi.
Se pensi che la cultura costi troppo, prova con l’ignoranza
E.Ford
Colgo l’occasione per ringraziare Francesco, Jacopo e lo staff di Sportbrain che ha perfettamente preparato questo importante evento.
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